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A.S. 2018/19 - Percorso di Alternanza scuola-lavoro. Progetto didattico “Vulcanologia sul campo delle Eolie”

I.I.S. “E. Medi”, progettualità per “sapere e saper fare”

Stromboli, Lipari e Vulcano sono stati i siti proposti agli studenti per un'intensa attività di osservazione dei luoghi e campionamento di dati relativi al vulcanismo eoliano. Tre giorni in compagnia di Esperti per meglio conoscere il territorio, valutare il rischio ambientale ed imparare ad agire responsabilmente.

Barcellona P.G., 12 dicembre 2018.

Nell’esperienza formativa degli studenti, offrire opportunità per l’arricchimento delle conoscenze e delle competenze non è semplice, ma se ciò accade è perché la Scuola, aperta al Territorio e interprete delle necessità e bisogni dei suoi alunni, elabora e realizza progetti di ASL oculati, di ottimo livello, anche per i contributi di aziende selezionate e tutor qualificati.

Quest’orientamento al “sapere” e al “saper fare” si può chiaramente riconoscere nel progetto didattico “Vulcanologia sul campo delle Eolie” che, il 22 – 23 - 24 ottobre 2018, ha visto impegnati un gruppo di 71 ragazzi del Polo Liceale “E. Medi” di Barcellona P.G., diretto dalla Dott.ssa Domenica Pipitò. Gli studenti, che frequentano le classi 4A, 4B e 5A del Liceo Classico e le classi 4C e 4F del Liceo Scientifico, accompagnati dai proff. Maria Foti, Leyla Recupero Trovato, Lina Genovese e Nicola Russo, hanno condiviso, guidati dalle Dott.sse Angela Ribaudo e Maria Paterniti dell’Associazione Culturale “Vulcani e Ambiente” di Palermo, percorsi di potenziamento delle conoscenze dei luoghi, di utilizzo di adeguata strumentazione di analisi per effettuare una serie di misure sul terreno in area vulcanica e di valutazione del rischio ambientale.  

Prima tappa del percorso di conoscenze è stata l’escursione scientifico-naturalistica sull’isola di Stromboli; le condizioni meteo avverse hanno impedito la scalata fino alla zona “dell’Osservatorio”, ma l’ascensione fatta fino a Piazza S. Vincenzo (scorcio panoramico con vista su Strombolicchio) e, successivamente, la discesa fino alla zona di Piscità (agglomerato residenziale con spiaggette di sabbia nera incastonate tra costoni di pietra lavica) hanno offerto alla vista degli studenti una buona conoscenza del sito e degli effetti del fenomeno della Sciara del fuoco.

La seconda tappa del percorso è stata l’isola di Lipari; qui, presso l’hotel “Giardino sul mare”, la base operativa per le informazioni particolareggiate sulle attività formative quotidiane; qui, attraverso visite guidate, l’esperienza dell’ampliamento delle conoscenze di Archeologia classica e di Scienze della Terra (Museo Archeologico Regionale “Bernabò Brea”).

Infatti, la visita al complesso museale che sorge sul roccione riolitico del “Castello“ di Lipari, ha reso possibile, in uno spazio d’interazione continua tra esperti, alunni e professori, di osservare i resti della successione cronologica degli insediamenti di popoli che hanno abitato e/o colonizzato l’isola e di dissertare su molte forme di arte e manufatti di civiltà (anfore, ceramiche policrome, maschere,  corredi funerari, oggetti di uso quotidiano, antiche monete e monili, etc.); molto apprezzato l’excursus del prof. Nicola Russo sulla >>contaminazione<< tra il teatro greco e quello romano e, in particolare, sui personaggi, gli intrecci e le  maschere della Néa, che furono poi ampiamente conservati, con arte raffinatissima,  da Plauto nelle sue Commedie. Al padiglione di Vulcanologia (Museo Archeologico Regionale “Bernabò Brea”), grazie all’argomentazione chiara ed efficace delle tutor Angela e Maria, è stata facilitata la conoscenza delle caratteristiche geologiche delle sette isole e, attraverso plastici, carte e foto, la comprensione dei fenomeni vulcanici, degli eventi eruttivi, degli strumenti utili per la valutazione della pericolosità e per la gestione del rischio.

Terza, e ultima tappa del percorso, è stata l’isola di Vulcano con la scalata fino al Gran Cratere. Le buone condizioni atmosferiche hanno reso possibile la salita impegnativa e, dal Cratere della Fossa, la visione di un paesaggio naturalistico affascinante: sull’azzurro mare, le isole dell’arcipelago (penisola di Vulcanello, Lipari, Salina, Alicudi, Filicudi, Panarea e, sullo sfondo, Stromboli). Lassù, dopo un percorso di ascesa di circa 800 metri, la conoscenza teorica degli studenti si è arricchita di competenze scientifiche, perché gli studenti, guidati dalle tutor, utilizzando la termocamera a spot, hanno imparato a valutare la temperatura del suolo, hanno eseguito il campionamento dei gas vulcanici con ampolle contenenti idrossido di sodio, hanno utilizzato la termocoppia per la misurazione della temperatura delle fumarole, etc. etc.

In definitiva, tra escursioni, spiegazioni e sperimentazioni, gli studenti hanno vissuto tre giorni intensi, giorni di approfondimento delle conoscenze teoriche sul vulcanismo e di miglioramento delle esperienze scientifiche, ma soprattutto utili alla prevenzione del rischio connesso ai fenomeni vulcanici. In primis, hanno imparato che, a Vulcano, non si deve sostare vicino alle fumarole, non si deve scendere nel Cratere della Fossa perché la presenza di gas pesanti, come CO e CO2, altamente tossici, potrebbero nuocere alla salute.

Dunque, un’esperienza di Stage qualificata, che ha regalato ai partecipanti anche piacevoli momenti di condivisione gioiosa e di “vero incanto” per la bellezza del paesaggio che, in ogni momento, si offriva agli occhi.  (Lina Genovese)

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